giovedì 9 ottobre 2008

Guerra moderna


Cito la recensione direttamente dal sito di Mark Grimsley
"Un vecchio adagio ci ha lasciato sempre credere che il macello della guerra civile americana sia stato provocato dalla precisione e dalla gittata del moschetto rigato.Per la prima volta Earl J.Hess contesta questo assunto in maniera completa e molto più di quanto qualsiasi altro storico abbia fatto fino ad oggi.Vale la pena leggere questo libro e dovrebbero farlo non solo gli appassionati della Guerra civile americana,ma anche tutti quelli che sono interessati alla storia della guerra."
Stavo cercando uno spunto per avviare un tema che mi stà molto a cuore e l'ho trovato.Non credo che riuscirò ad esaurirlo in due parole anche perchè data l'entità della materia sarebbe riduttivo.Grimsley l'ho già presentato in queste pagine,ma vale la pena di spenderne due su Earl J. Hess.Insegnante di storia della guerra civile americana presso l'università di Harrogate ,nel Tennessee,direttore di diverse riviste specializzate E' uno degli autori più brillanti dell'ultimo ventennio,al suo attivo ha quasi un centinaio di pubblicazioni.Personalmente ho molto apprezzato la sua versione della carica di Pickett ,ma Hess è una persona che vuole stupire e con questa sua ultima fatica sicuramente lo ha fatto.
Andiamo con ordine però.
Come si evince dalla recensione il punto in questione è il moschetto rigato,e la modifica apportata dal capitano Claude Etienne Miniè al proiettile utilizzato per quest'arma.In effetti,la comune saggezza ha sempre sostenuto e continua a sostenere che l'uso di quest'arma rivoluzionò la guerra. J.F.C. Fuller ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia,al punto da inserire una dissertazione a parte in uno studio fatto su Grant e Lee,in cui voleva dimostrare la superiorità del primo sul secondo,o per meglio dire l'appartenenza dell'uno alla schiera dei condottieri della nuova era e del secondo all'epoca napoleonica.Nessuno dei due comprese a fondo la terribile potenza della nuova arma,ma aloro parziale discolpa vi è da dire che a 50 anni di distanza,cioè nel bel mezzo della 1° guerra mondiale i generali continuarono a ordinare decine e decine di inutili assalti frontali,contro mitragliatrici!
Già durante la guerra civile molti contemporanei furono impressionati dall'aumento della gittata della nuova arma,in effetti il fucile rigato sparava con assoluta precisione fino a 500 yarde,laddove il moschetto ad anima liscia si fermava a 100.Furono così impressionati da questo fattore da credere che fosse stato il fattore determinante che aveva prolungato la Guerra di Secessione.Gli storici in seguito hanno sempre sostenuto che avesse fatto aumentare in maniera drammatica il numero di perdite in una battaglia,che avesse ridotto il numero delle vittorie decisive e che avesse ridimensionato di molto il ruolo della cavalleria,rendendo vane le cariche e spostando a grandi distanze l'artiglieria.
In primo luogo,secondo Hess l'impatto fu un pò più ridotto rispetto a quanto si è sempre pensato ed in modo particolare fu limitato sopratutto alle operazioni di cecchinaggio e per gli scontri in prima linea.Inoltre l'autore è convinto del fatto che la capacità dell'arma rigata di annullare le tattiche in linea ,largamente utilizzate nella Guerra Civile,venne di fatto limitata dal basso livello di addestramento degli eserciti delle due parti,dalla preferenza dei più per il tiro a corto raggio,ma cosa ben più importante dell'impossibilità per l'epoca di poter sparare sul nemico a notevoli distanze.In modo particolare Hess,si sofferma sul fatto che i nuovi proiettili seguivano una traiettoria parabolica ,che alla media distanza volava sopra le teste del nemico e creando due zone separate sul campo di battglia,in mezzo alle quali chi si trovava era al sicuto dal tiro nemico.
Questa è un pò la sintesi del libro,ma andiamo avanti e lasciamo che sia l'autore a parlare:
"Aveva ragione Paddy Griffith,che nel 1986 affermò che il fucile rigato aveva influito ben poco per cambiare il volto della battaglia nella guerra civile?
La maggior parte degli storici hanno rifiutato quest'idea,ma pian piano alcuni di essi hanno cominciato a prendere seriamente in considerazione questo suggerimento.Io ho visto la faccenda da una prospettiva diversa ed ho scritto un libro,per poter condividere con i lettori le mie conclusioni"
Quanto afferma Hess ci fà aprire un'altra finestra.Nel 1986,Paddy Griffith ,istruttore dell'accademia inglese di Sandhurst e storico aveva scritto un libro Battle Tactics of the Civil War,almeno in parte per confutare opere precedenti e segnatamente Attack and Die :Civil War Military Tactics and Southern Heritage di Grady McWhiney,secondo cui vi era stata una rivoluzione della tattica nella guerra di secessione grazie all'introduzione del fucile rigato e che la ragione delle forti perdite in battaglia era il fatto che i generali dell'epoca non avevano compreso appieno questa rivoluzione.
Griffith pervenne nel suo libro a tre conclusioni
1)E' vero che la gittata del fucile era aumentata,ma questo vantaggio era più teorico che reale ed infatti il raggio d'azione degli scontri della guerra civile americana praticamente non era molto diverso da quello dell'epoca di Napoleone.Le perdite della CW erano paragonabili a quelle delle guerre europee,nel periodo 1800-59.
2)In secondo luogo,una guerra napoleonica era ancora possibile,non vi era stata alcuna rivoluzione
3)La guerra civile americana non è stata la prima guerra moderna come spesso si è affermato,ma l'ultima delle guerre napoleoniche.La prima guerra moderna è stato il conflitto Franco-Prussiano
Inizialmente gli storici militari della guerra civile guardarono con profonda diffidenza al libro di Griffith in parte per il modo iconoclasta con cui l'autore aveva portato avanti l'argomento ed in parte per la limitata base di prove che adduceva.Con il tempo però qualcosa è mutato e alcuni hanno cominciato ad interessarsi di questa tesi,ne è una dimostrazione il fatto che a pochi mesi dalla sua uscita il libro di Hess è già diventato una pietra miliare e la tesi di Griffith,la nuova ortodossia.

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